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06 Jun
06Jun

Ho avuto il primo incarico importante a 28 anni quando a Firenze venni nominata addetto stampa nazionale del Coordinamento nazionale associazioni Animaliste Movimento UNA, per sostituire la collega Ilaria Innocenti, attualmente responsabile nazionale della LAV.

Ho svolto l'attività prevalentemente in ambito nazionale sopratutto quando lavoravo per associazioni protezioniste e collaboravo a stretto contatto con gli uffici legali.
Ritmi molto serrati, sette giorni su sette, redazione e invio di dozzine di comunicati al giorno, interviste e ospitate nelle TV e nelle radio. Fondamentale è stato il supporto e la collaborazione con gli uffici legali specializzati nel settore.

E' indispensabile studiare tanto, non solo sui metodi e mezzi della comunicazione, ma anche sui contenuti che ci si trova ad affrontare. Pensiamo a questioni che riguardano modifiche di leggi nazionali, ordinanze illegittime, oppure tematiche che investono carattere sociale, politico, questioni per le quali bisogna conoscere aspetti antropologici, ancora aspetti tecnico / scientifici come la sperimenazione animale o la tutela delle alberature.

Un'analisi attenta, una comunicazione precisa, studiata per ogni contesto, mi ha permesso di bloccare interi progetti che avrebbero causato maltrattamento, uccisione di animali o danni ambientali: dagli avvelenamenti di randagi, allo sfruttamento di animali selvatici, dalle stragi dei bracconieri, alla detenzione illegale di animali esotici; dalla promozione di iniziative per la salvaguardia ambientale alla divulgazione di campagne di sensibilizzazione e informazione.

In tanti dimenticano che i testi efficaci avvicinano anche al dialogo istituzionale, quindi favoriscono la soluzione di controversie e la divulgazione di contenuti informativi o educativi nella popolazione.  


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