Se vuoi salvare un albero nel tuo condominio

C'è un'emergenza quotidiana e diffusa che riguarda la strage di alberi nelle città.

Tra incompetenza e ignoranza, gli alberi, ma non solo, anche meravigliosi arbusti, siepi, interi giardini, vengono distrutti con le motivazioni più assurde.

Esiste la possibilità di salvarli da questo massacro?

Sì! Ho salvato dozzine di alberi e giardini, negli ultimi 20 anni, anche nel verde pubblico, semplicemente con interventi mirati.

Qualche consiglio:

1) Scrivere nero su bianco le motivazioni che vengono portate per l'abbattimento o capitozzatura;
2) Preparare una bozza di un testo da inviare all'amministratore condominiale evidenziando gli aspetti tecnici e giuridici (di seguito trovate un esempio di un intervento adattabile al vostro caso);
3) Verificare se l'albero ricade in una zona sottoposta a vincolo ambientale/paesaggistico;
4) Cercare nel sito istituzionale il regolamento del verde del vostro comune e verificate cosa prevede nella parte riguardante abbattimenti e capitozzature;
4) Contattare un tecnico esperto, dottore agronomo (no perito agrario!)  o dottore forestale per un sopralluogo o per avvalorare nel caso di capitozzature, la gravità e le conseguenze dell'intervento;
5) Chiedere a un legale, nel caso la situazione sia particolarmente complessa o urgente di intervenire con una diffida.

Di seguito una delle lettere da me inviate per bloccare interventi di taglio e capitozzature, utilizzabile come modello personalizzabile.

Giardini e condominio  
Gentile amministratore,
in merito al sopralluogo di questa mattina nel giardino condominiale di via.................................. al numero civico .......... nel comune di ....................... si evidenzia quanto segue:

Nidificazione
La direttiva europea n. 2009/147 vieta i tagli di rami e alberi nel periodo di nidificazione degli uccelli e la legge 157/92 sulla protezione della fauna selvatica omeoterma, prevede pesanti sanzioni per la distruzione di uova e nidi. Il periodo di nidificazione inizia a Marzo e prosegue fino a Settembre. In questo periodo non si possono eseguire potature di alberi, arbusti e siepi.
Eventuali interventi devono essere limitati ai tagli strettamente necessari (rami pericolanti, leggera potatura della siepe lato marciapiede, quando necessaria).
I divieti per la distruzione dei nidi, disturbo dell’avifauna, uccisione di pulli  (reati perseguibili d’ufficio), valgono anche per i nidi presenti nelle facciate degli edifici pubblici e privati in cui nidificano specie protette, in via di estinzione, come i balestrucci e i rondoni. 

Alberi, bene giuridico e decoro architettonico
Gli alberi costituiscono, a pieno titolo, dei beni giuridici cui l’ordinamento riconosce una particolare tutela per la funzione economico-sociale, ambientale, sanitaria ed una funzione estetico-architettonica. La Suprema Corte aveva osservato che gli alberi ad alto fusto concorrono a costituire in modo indissolubile il decoro architettonico dell’edificio e, conseguentemente, la loro eliminazione comporta un inevitabile deprezzamento economico anche delle unità abitative dei singoli condomini (Cass. civ., Sez. II, 18 aprile 1994, n. 3666). A riguardo la Cassazione ha ribadito che i “i danni conseguenti al taglio degli alberi ad alto fusto – seppur presenti in un giardino condominiale – appaiono “irreversibili” non solo per i condomini ma più in generale per i cittadini (Cass., Sez. VI penale, sent. n. 24396/15). Gli alberi dei giardini condominiali sono un bene di tutti i cittadini” a prescindere dal parere della maggioranza dei condomini (Cass. sentenza n°24396).
L'abbattimento di alberi condominiali, comportando la distruzione di un bene comune, deve considerarsi innovazione vietata e in quanto tale, richiede l'unanime consenso di tutti i partecipanti al condominio poiché i danni conseguenti al taglio degli alberi di alto fusto sono irreversibili.
“Un giardino, persino una aiuola, rientrano nel concetto di decoro architettonico che offre un beneficio non solo al complessivo aspetto dell’edificio ma anche alla qualità della vita di chi lo abita e di tutti i cittadini”; 
lo chiarisce bene la Corte di Cassazione con sent. n. 3666/1994. 

Capitozzatura e cimatura: danno irreversibile
Una corretta potatura rispetta la fisiologia e la struttura della pianta, e prevede nella maggior parte dei casi, la rimonda dai rami secchi. Per quanto ignorato da molti la migliore potatura è quella che non si vede. Porterà vantaggi sia alla salubrità della pianta sia al mantenimento della struttura tipica della singola specie che ne determina quel valore estetico che la capitozzatura devasta inesorabilmente, indebolendo la pianta e rendendola vulnerabile ad attacchi di patogeni che col tempo ne minano la stabilità. Non solo. Con la capitozzatura viene meno l’equilibrio tra la chioma e l’apparato radicale. Le piante sottoposte a ripetute capitozzature sviluppano un apparato radicale poco esteso ed estremamente debole. Cimature e capitozzature sono riconosciute da tecnici come pratiche errate, costituiscono danno irreversibile e sono vietate dal Decreto C.A.M. Criteri Ambientali Minimi del 10 Marzo 2020.

Vincolo ambientale e paesaggistico
Il taglio di un albero in area tutelata con vincolo paesaggistico/ambientale, in assenza di specifica autorizzazione, integra una fattispecie penalmente rilevante, sanzionata ai sensi dell’art. 734 cod. pen. e dell’art. 181 del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i. (Codice dei beni culturali e del paesaggio).

Alberi e sicurezza
La pericolosità di un albero, il rischio di schianto non è calcolabile o valutabile da un condomino, da un amministratore condominiale o dal "fattore altezza". Occorre una perizia redatta da un tecnico abilitato: dottore forestale, dottore agronomo, arboricoltore certificato che, attraverso una serie di strumenti che misurano e quantificano l'eventuale pericolosità (VTA, tomografia sonica, pulling test, dynaroot ecc), potrà confermare o meno il rischio presunto.

Risarcimento danni 
E’ importante ricordare, che il valore ambientale, ecologico, sociale, architettonico si traducono in un valore economico dell’albero o delle alberature che abbiano subito un danno irreversibile o un abbattimento non autorizzato o necessario. Il valore economico viene calcolato tramite parametri riconosciuti (Metodo AGEM) per le eventuali pretese risarcitorie avanzate dal singolo o da un gruppo di cittadini.

Ringrazio per la preziosa collaborazione e resto a disposizione per eventuali chiarimenti.

Leila Delle Case

Referente Territoriale Earth
Associazione nazionale per la Tutela Giuridica della Natura e dei Diritti Animali
Già presidente regionale Coordinamento nazionale per la tutela degli Alberi e del Paesaggio
e Segretario e addetto stampa nazionale Movimento Uomo Natura Animali